La storia
Il Limone Interdonato con il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta, sta ritornando ai vecchi fasti grazie ad un’azione sinergica tra produttori agricoli che, associandosi in cooperativa, condividono ed esaltano l’agrumicultura nella riviera ionica messinese.
La scoperta di questo particolare agrume si deve al colonnello garibaldino Giovanni Interdonato, da cui prende il nome, matura precocemente rispetto alle altre varietà limone, con prezzi di vendita più alti che hanno consentito a diverse generazioni di godere di un dignitoso sostentamento economico.
Il limone Interdonato nasce da un incrocio tra un’antica varietà di limone ed il cedro, del quale assume una grande somiglianza.
Le innumerevoli caratteristiche
Il succo di questo limone può essere bevuto anche senza aggiungere acqua perché ha meno acido citrico rispetto alle altre varietà di limoni e quindi è più gradevole al palato.
Per tale ragione è stato ribattezzato “il limone da mangiare”.
Quando è maturo può essere mangiato a fette aggiungendo sale ed un pizzico di aceto, o con il miele.
In ogni caso senza togliere la buccia che si presenta estremamente fine e delicata, da questo chiamato “Frutto Fino”.
Per le sue caratteristiche è perfetto per il Thè infatti è amato dalle popolazioni del nord Europa.
Contiene molta vitamina “c” e quando è verde si taglia trasversalmente per ottenere una maggiore quantità di succo.
Guarda subito il video e scopri quanto succo ottieni dal limone Interdonato
Sono ancora molte le cose da scoprire di questo limone, pubblicherò altri articoli in riferimento.
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Giuseppe Piccolo
NISINATURA azienda agricola